Software pirata, privacy, cosa si rischia, etc.

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Estratto dagli articoli:

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Ma come fanno a scoprirci? Potreste obiettare…

Semplice: i programmi craccati che installate sulle vostre macchine hanno al loro interno una funzione per la quale, non appena il software rileva la presenza di connessione internet, comunica all’azienda produttrice i dati della vostra licenza, oltre ai dati di sistema e di utilizzo del software. In sostanza il programma vi spia.

Lo fanno oramai tutti i software. Se l’azienda riscontra una licenza duplicata o altri problemi di licenza, inizia delle indagini in base ai dati che riceve dal vostro PC, fino a risalire alla vostra identità ed ubicazione. Al che arriva la diffida con la minaccia di denunciarvi se non procederete al risarcimento dei danni.

Tutto ciò non viola la privacy? Non è uno spionaggio illegale?

No. Non è così, per il semplice fatto che installando il software con le chiavi di attivazione illegalmente ottenute, avete comunque dovuto spuntare la casella “Accetto i termini e le condizioni di utilizzo del software”, cioè avete sottoscritto il contratto, dove autorizzate espressamente l’attivazione di quella funzionalità automatica che comunica di continuo con l’azienda produttrice del software.

Bisogna innanzitutto chiarire che il più delle volte le aziende non hanno intenzioni “bellicose” ma tendono a preferire accordi bonari.

Solitamente a fronte del pagamento di una somma sono disponibili a chiudere la vicenda.

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Quello su cui, infatti, vorrei attirare l’attenzione è la circostanza che le case produttrici di software, una volta in possesso dei dati relativi ad una o più violazioni, non hanno bisogno di intraprendere sempre costosi e lunghi processi giudiziari, potendosi invece limitare a proporre una banale denuncia, a seguito della quale ad attivarsi contro i “pirati” sarebbero poi le forze dell’ordine e le Procure e a fare i conti con il processo sarste solo voi.

Nel caso vi pervenga una diffida non fate finta di nulla ma rispondete sempre, prendendo posizione su quanto denunciato (anche perché a volte la violazione può non dipendere da una responsabilità diretta della vostra azienda).

Una storia simile:

Buonasera spero sia il posto giusto dove esporre questo problema. Un mio caro amico ha una azienda che vende prodotti x l'edilizia, suo nipote (studente in un istituto meccanico)a sua insaputa ha installato su un portatile aziendale del nonno x provare a disegnare un pezzo meccanico x un progetto scolastico un software meccanico scaricato dalla rete. Circa un mese fa ha ricevuto in ufficio una telefonata da parte di un dipendente della azienda proprietaria del programma che annunciava al mio amico di essere in possesso e di utilizzare un programma non licenziato (il mio amico e caduto dal pero in quanto non aveva la più pallida idea di cosa si trattasse) a questo punto ha chiesto all'interlocutore di inviarle una email con la spiegazione della problematica. Nel frattempo ha chiesto in famiglia ai nipoti chi aveva installato tale programma e a questo punto ha trovato il colpevole chiedendo al nipote di disinstallare immediatamente il programma. Dopo qualche giorno ha ricevuto la email dalla ditta. Nella email erano presenti dei codici del pc e dell ip dell azienda ( lo ha chiesto al consulente che gli segue i computer della ditta che ha confermato che corrispondono al pc portatile e all'indirizzo aziendale) e in fondo alla email la richiesta dell'acquisto del programma x un valore di circa 50000€ oppure l'azienda si riserva di procedere x vie legali. Il mio amico ha spiegato che il programma è stato installato dal nipote sul computer aziendale e che aveva gia provveduto a far togliere quel programma , ma all'azienda proprietaria non interessa , ha spiegato che di tale programma non sa cosa farsene l'unico programma che utilizzano e un programma di contabilità. Il mio amico deve per forza acquistare quel programma? é normale che una azienda possa entrare nel tuo computer senza chiedere il permesso? Grazie

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Cosa accade se ignoro la diffida della software house?

Se hai ricevuto la diffida da parte della software house, da una società che si occupa della tutela del diritto d’autore, come la ITCA (IT Compliance Association), oppure da uno studio legale, ti consiglio di rispondere e prendere una posizione.

  • Chiedi che ti sia inviato il report dal quale si evince la tua responsabilità e valuta insieme al tuo avvocato quale strategia difensiva adottare.
  • Se ignori la diffida rischi una causa civile o una denuncia-querela penale, con il rischio di una perquisizione per la violazione del legge sul diritto di autore.