Autofattura elettronica
Indice
[nascondi]- 1 Introduzione
- 2 Varie tipologie di documento per la fattura integrativa
- 2.1 TD16: Integrazione fattura per reverse charge interno
- 2.2 TD17: Integrazione o Autofattura per acquisto di servizi dall’estero
- 2.3 TD18: Integrazione per acquisto di beni intracomunitari
- 2.4 TD19: Integrazione o Autofattura per acquisto di beni art. 17, comma 2 del D.P.R. n. 633/1972
- 2.5 TD20: Autofattura per mancata ricezione della fattura o per irregolarità
- 2.6 TD28: acquisti da San Marino con IVA (fattura cartacea)
- 3 Gestione delle fatture di integrazione in Minerva-apps
Introduzione
La Manovra 2021 (legge 178/2020) precisa prima di tutto i termini per l’emissione dei file XML relativi alle operazioni transfrontaliere:
- le fatture attive dovranno essere emesse verso soggetti esteri entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione oppure entro il giorno 15 del mese successivo a quello a cui si riferiscono le operazioni riportate in fattura, se si tratta di fattura elettronica differita;
- per le fatture passive ricevute da soggetti esteri occorrerà emettere l’integrazione o l’autofattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui sono stati ricevuti i documenti che provano l’effettuazione dell’operazione.
Varie tipologie di documento per la fattura integrativa
Per l’emissione dei file XML, occorrerà utilizzare il codice Tipo documento più appropriato fra i seguenti:
- TD16 per l’integrazione fattura per reverse charge interno;
- TD17 per l’integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero (o da San Marino senza iva);
- TD18 per l’integrazione per acquisto di beni intracomunitari;
- TD19 per l’integrazione/autofattura per acquisto di beni art. 17, comma 2 del D.P.R. n. 633/1972 (o da San Marino senza iva) (applicazione dell’imposta da parte dei cessionari o committenti stabiliti qualora l’operazione sia posta in essere da parte di un soggetto estero privo di stabile organizzazione in Italia);
- TD20 per l’autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture.
- TD28 per l’autofattura per acquisti da San Marino con IVA (fattura cartacea)
TD16: Integrazione fattura per reverse charge interno
Questo tipo di documento deve essere utilizzato per i casi di reverse charge interno ossia per le transazioni tra operatori che risiedono nel territorio italiano. È quindi il caso di scambi di beni o servizi tra soggetti IVA nei settori considerati a più alto rischio di evasione fiscale (come ad esempio edilizia, compravendita dell’oro, rottami, prodotti elettronici, cessioni di console da gioco, tablet, PC, laptop, del gas ed energia, eccetera). In questo caso il fornitore emette una fattura elettronica (con codice Tipodocumento TD01 o TD02 o TD24) con uno dei nuovi codici N6 (da N6.1 a N6.9 a seconda del settore interessato); il destinatario della fattura dovrà emettere un’autofattura integrativa dell’aliquota IVA e l’imposta dovuta, che dovrà appunto transitare dal Sistema di Interscambio.
TD17: Integrazione o Autofattura per acquisto di servizi dall’estero
Questa è l’integrazione o l’autofattura che si deve emettere per il reverse charge esterno, dove il fornitore dei servizi è un soggetto estero residente in UE o extra UE e l’acquirente è un soggetto che risiede nel territorio italiano. In questo caso il primo soggetto emetterà una fattura (anche nel formato analogico) che indicherà solo l’importo dell’imponibile e non l’imposta, in quanto imponibile in Italia; pertanto, al ricevimento del documento contabile il soggetto italiano dovrà:
- integrare la fattura ricevuta con un’annotazione che dichiari l’imponibile, l’aliquota IVA, l’importo dell’IVA e il totale della fattura, se il fornitore dei servizi appartiene ad un paese UE; è quindi l’acquirente italiano che deve assolvere al conteggio dell’IVA, contabilizzando il relativo valore sia nel registro vendite che acquisti;
- emettere un’autofattura elettronica con l’integrazione dell’imposta che dovrà poi versare all’Erario, se il fornitore è di un paese extra-UE. Anche questo documento deve essere registrato negli acquisti e nelle vendite IVA.
TD18: Integrazione per acquisto di beni intracomunitari
Quando il soggetto passivo italiano compra beni da un soggetto che risiede nella UE, l’IVA deve essere assolta dal compratore italiano. Come nel caso del documento TD17, anche qui il soggetto italiano riceve una fattura analogica e deve, quindi, procedere ad integrare la fattura ricevuta con un’annotazione che dichiari l’imponibile, l’aliquota IVA, l’importo dell’IVA e il totale della fattura; il versamento dell’IVA sarà a suo carico. Il codice TD18 deve essere utilizzato anche nel caso di acquisti intracomunitari che prevedono l’introduzione dei beni in un deposito IVA.
TD19: Integrazione o Autofattura per acquisto di beni art. 17, comma 2 del D.P.R. n. 633/1972
Questo caso si verifica quando il venditore estero vende beni che sono già nel territorio italiano e quindi non è necessario effettuare l’operazione di importazione o altro; in questo caso emette una fattura che riporta solo l’imponibile e non l’imposta, che andrà assolta dal compratore italiano. Questi, infatti, deve effettuare l’integrazione, se il venditore è comunitario, oppure l’autofattura, se il venditore è extracomunitario, riportando nel rispettivo documento i dati relativi all’imposta e occupandosi poi del relativo versamento.
TD20: Autofattura per mancata ricezione della fattura o per irregolarità
Questo caso riguarda la mancata ricezione della fattura da parte del venditore oppure la ricezione di una fattura che contiene degli errori. Nel primo caso, se passano oltre 4 mesi dall’effettuazione dell’operazione, il compratore deve provvedere a regolarizzare l’operazione emettendo un’autofattura elettronica per mancato ricevimento da trasmettere al SDI, altrimenti sarà passibile di sanzione amministrativa per mancata emissione.
Lo stesso succede quando il compratore riceve una fattura irregolare: entro 30 giorni dal ricevimento della fattura errata, questi deve provvedere alla relativa correzione tramite un’autofattura integrativa con relativo versamento dell’IVA dovuta.
Il codice TD20 va utilizzato anche quando un soggetto IVA italiano acquista da un soggetto intracomunitario e non riceve la fattura oppure la riceve per un importo inferiore al dovuto: entro due mesi dall’effettuazione dell’operazione, se non ha ancora ricevuto nulla, il compratore italiano deve provvedere all’emissione di un’autofattura elettronica con l’indicazione dell’imponibile corretto e relativa imposta dovuta.
TD28: acquisti da San Marino con IVA (fattura cartacea)
Il soggetto passivo IVA residente o stabilito in Italia che riceve una fattura cartacea con addebito dell’imposta da soggetto residente nella Repubblica di San Marino, deve emette una fattura, inviandola al sistema SDI, con tipo documento TD28 al fine di assolvere All’obbligo di comunicazione dati relativi alle operazioni di cessione di beni o prestazioni di servizi ricevute da operatori esteri, ai sensi dell’articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127.
fonti: www.datalogic.it e www.fiscoetasse.com
Gestione delle fatture di integrazione in Minerva-apps
Nella nostra applicazione, è possibile generare le fatture di integrazione automaticamente, partendo da una fattura di acquisto con delle esenzioni, o manualmente.
Preparazione
Per creare una autofattura, è necessario avere un partner che corrisponda alla compagnia utilizzata.
Se non lo si è già creato, è necessario creare il partner associato:
- andare nella scheda Anagrafica compagnia (dal menù);
- se il campo Partner associato (autofattura, fattura di integrazione) non è compilato, seguire/premere sul link Crea un nuovo partner associato;
- una volta creato, seguire il link fino alla scheda partner e completare la scheda con le informazioni mancanti.
Alcune avvertenze in merito alla compilazione dell'anagrafica del fornitore:
- è necessario che l'indirizzo ( via, città, cap ) siano compilati. In mancanza di un CAP numerico, inserire 00000
- è necessario che sia compilata la nazione
- SDI: compilare con XXXXXXX ( 7 volte X ).
In caso di fattura di integrazione verso un fornitore estero, è necessario prestare attenzione ai campi CAP e ID Paese fiscale
- nell'anagrafica del partner, lasciare il campo CAP vuoto:
- nel file XML verrà inserito "00000";
- se si vuole inserire l'informazione del CAP, è possibile farlo assieme all'indirizzo (es: "Via Suurstoffi, 22 - 6343");
- se la partita iva ha "nazione diversa" dall'indirizzo legale, è necessario indicare nel campo ID Paese Fiscale la nazione dell'identificativo IVA, questo servirà per compilare il campo correttamente nel file XML della fattura elettronica.
Procedura automatica
- aprire la fattura di acquisto in consultazione;
- premere il pulsante Crea fattura di integrazione;
- verrà aperta una maschera dove vengono proposti i dati rilevati:
- l'importo calcolato è il totale delle righe con esenzione iva, non è detto che corrisponda all'importo dell'autofattura da creare;
- controllare i dati inseriti e confermare;
- una volta generata la fattura è sempre possibile modificarla a piacimento.
Procedura manuale
Questa procedura prevede che la fattura di integrazione venga creata manualmente:
- dalla lista delle fattura di vendita, creare una nuova fattura
- in inserimento/modifica della fattura, selezionare il check Fattura di integrazione e selezionare un fornitore.
- selezionando il check Fattura di integrazione verrà compilato come partner il partner associato alla compagnia.
una volta creata la fattura di integrazione:
- aprire la fattura di acquisto in consultazione;
- premere il pulsante Associa una fattura di integrazione esistente;
- selezionate la fattura da associare.
Fattura elettronica
Con entrambe le procedure, si ottiene come risultato una fattura di acquisto associata ad una fattura di integrazione.
E' necessario inviare all'Agenzia delle Entrate il file XML generato dalla fattura di integrazione entro 15 giorni dalla ricezione della fattura di acquisto.
Nel file XML viene inserito anche il riferimento alla fattura di acquisto.