Posizionamento sito web

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Posizionamento sito web

Punti fondamentali per il posizionamento

  • segnalazione a google di eseguire un'introspezione del sito;
  • iscrizione a Google Analytics;
  • iscrizione a Google Webmasters;
  • aggiornata la sitemap del sito;
  • sistemazione descrizioni e testi alternativi delle immagini come i titoli;

Punti fondamentali per la realizzazione di pagine ottimizzate per i motori di ricerca

  • scrivi contenuti rilevanti usando diverse varianti delle parole chiave più importanti
    • usare le intestazioni (da h1 ad h6)
    • usare il meta tag h1 e le altre intestazioni
  • ottimizzazione delle immagini
  • i link interni ed esterni
  • ottimizzazione del anchor text
  • crea titoli originali contenenti le keyword principali
  • controllare il contenuto che appare nei risultati di ricerca
  • creare url contenenti parole chiave rilevanti
  • altri elementi seo
    • responsive - sito mobile friendly
    • https

Fattori che possono bloccare l’indicizzazione

Ci possono essere siti particolari e situazioni specifiche che rendono la vita difficile a Google, tuttavia in questa guida mi limito ad elencare i casi più comuni e frequenti che impediscono l’indicizzazione di una pagina o interni siti web:

  • Robots.txt chiuso: la prima cosa che controllo in un sito web è il suo file Robots.txt, ovvero il file che gestisce gli accessi degli spider al sito. Spesso i webmaster si dimenticano online il Robots.txt di sviluppo, completamente chiuso, impedendo quindi a qualsiasi spider di scansionare le pagine del sito e quindi di indicizzarle. Un esempio di Robots.txt chiuso è “User-agent: * Disallow: /”. Tramite Google Search Console puoi testare il tuo file Robots.txt.
  • Meta tag noindex: verifica se nel codice HTML del tuo sito è presente la tag noindex (<meta name=”robots” content=”noindex,follow”/>). Questa tag dice espressamente ai motori di ricerca di NON indicizzare la pagina. Se la tag è distribuita site-wide tutto il sito risulta non indicizzabile.
  • Comando Noindex nell’HTTP header: la tag noindex può essere inserita anche nell’intestazione HTTP e quindi non è visibile nel codice HTML. Per verificare questa situazione si possono usare i lettori di HTTP Header, come questo ad esempio: http://apps.evemilano.com/http-header-reader/.
  • Link in JavaScript e Ajax: sebbene Google sia molto migliorato nell’interpretare siti in JavaScript, può capitare che decida di non indicizzare link oppure intere pagine. Per aiutare Google a scoprire naturalmente tutti i contenuti del sito consiglio 1) di implementare sempre classici link in HTML e 2) utilizzare le best practice per aiutare Google ad indicizzare JavaScript correttamente.
  • Alcuni tipi di link in Flash: idem come sopra. Flash non è il linguaggio ideale da usare per siti Google Friendly.
  • Silverlight: Google necessita di alcuni accorgimenti per indicizzare correttamente contenuti di applicazioni dinamiche sviluppate con Silverlight. Nel blog di Microsoft sono state pubblicate due guide “SEO & Silverlight” che potrebbero interessarti (1, 2).
  • Iframe: Google supporta frame ed iframe ma cito quanto dichiarato “I frame possono causare problemi ai motori di ricerca perché non sono in linea con il modello concettuale del web. In questo modello una pagina visualizza un solo URL. Le pagine che utilizzano frame o iframe visualizzano diversi URL (uno per ciascun frame) in una stessa pagina. Google cerca di associare i contenuti del frame con la pagina contenente i frame, ma non garantisce che questo verrà fatto.“
  • Canonical Tag: se la pagina A contiene un rel canonical che punta alla pagina B, Google potrebbe decidere di indicizzare soltanto la pagina B.
  • Redirect: se le pagine del tuo sito vengono redirezionate (ad esempio con redirect 301) verso un altro dominio, Google potrebbe decidere di rimuovere quelle pagine dal suo indice e mostrare in SERP soltanto le pagine di destinazione, ovvero quelle a cui si viene redirezionati.
  • Errori 4xx e 5xx persistenti: se una pagina restituisce uno status code di errore per un tempo prolungato, Google potrebbe decidere di rimuovere quella pagina dal suo indice.
  • URL rimosso con il Removal Tool di GWMT: in passato hai rimosso un URL con lo strumento dedicato di Google Webmaster?

In questa pagina Google spiega come bloccare l’accesso ai contenuti del tuo sito.

... Ci sono molti altri casi ma questi sono considerati i più diffusi.


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